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L’evoluzione del lifting per il viso. La parola dell’esperto

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Con l’intento di migliorare lo stato del viso e della pelle siamo andati esattamente al contrario. Abbiamo iniziato con le metodiche più complesse per giungere poi all’utilizzo di quelle più semplici. Non ci credete? provate a chiedere alle signore di settanta e passa anni: ”Cosa vi ha proposto di fare il vostro medico estetico anzi, pardon, allora non esisteva ancora questa importante figura, il vostro chirurgo per migliorare la pelle?” la signora senza ombra di dubbio vi risponderebbe “Un bel lifting!”. Peccato che il lifting era, ed è tutt’ora, un trattamento molto impegnativo dal punto di vista del rischio e dei risultati che spesso lasciavano poco soddisfatti i pazienti su cui veniva effettuato. Trent’anni fa in poche parole chi voleva eliminare rughe e guance cadenti ci si doveva rivolgere al chirurgo, preferibilmente svizzero secondo la moda di allora. Avevo si e no 30 anni, facevo già l’endocrinologo quando mi presentarono la prima “siringhetta” piena di collagene. Un ottimo prodotto utilizzato solo per riempire pieghe cutanee e rughe. Ho dovuto impiegare un po’ di tempo per imparare bene ad utilizzarlo frequentando i migliori corsi e l ho trovato estremamente utile ed efficacissimo nel rendere le mie pazienti felici. Questo metodo presentava però un piccolo problema: i test o prove allergiche per individuare le reattività eccessive. Infatti il collagene possiede un temibile potere di creare reazioni indesiderate e l’unico modo per evitare brutte sorprese è sottoporsi a un test che ne attesta la quasi certa innocuità. Alla fine di collagene ne ho fatto pochissimo alle mie pazienti, proprio perché quando lo presentavo trasmettevo la mia insicurezza riguardo la possibilità del verificarsi effetti collaterali con il rischio di ottenere l’effetto opposto a quello desiderato. Comunque passare dal lifting al collagene per molte donne era stato un notevole progresso. Il grande cavallo di battaglia del mio poliambulatorio è stato poi la scoperta dell’acido ialuronico e quindi poi della tossina botulinica. Le mie pazienti che volevano seriamente e meravigliosamente eliminare, riempire e stirare le rughe e le pieghe del viso avevano a disposizione questi due risultati della biotecnologia a disposizione con l’azzerata possibilità di problemi allergici. La tossina botulinica in Italia ha sempre trovato più persone incerte che nel resto del mondo ma è indubbia una cosa: con botulino e filler a base di acido ialuronico l’unico problema è diventato quello estetico, e non più quello medico. Infatti a differenza del collagene l’acido ialuronico non stimola reazioni anticorpali e quindi è sicuro, ovviamente se utilizzato da un medico esperto della metodica. Come potete vedere, dal temibile lifting siamo passati progressivamente nell’arco di un ventennio al collagene allergenico, al filler di acido ialuronico estremamente inoffensivo e al botulino. Manca l’ultimo passaggio, quello che ci conduce ai nostri giorni, e che presenta una modalità completamente nuova, direi rivoluzionaria, di cura del viso. Tutte le tecniche che oggi abbiamo a disposizione infatti nascono per la pelle, per renderla di nuovo elastica, per farla regredire di almeno dieci anni! i nuovi laser, i nuovi peeling dermici, i vari profilo e Hidrobooster, la nuova rigenerazione stanno progressivamente spazzando il concetto di “riempire” con la filosofia del “rielasticizzare”,”inturgidire”. Con un quarto d’ora nel nostro poliambulatorio ottieni un viso luminoso, tonico e profondamente naturali anche se incredibilmente giovanile, disteso ma non stirato, curato ma non alterato nelle forme e lineamenti originali. Abbiamo semplificato tutto in trent’anni; ce ne sono voluti ma ci siamo arrivati!  
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