Tutti i giorni, sui giornali, alla tv, sulla rete e al poliambulatorio medico chirurgico dottor Enrico Filippini si parla di “junk food”.
Ma cosa è il “junk food”?
Il termine fu coniato per la prima volta nel 1972 da Michael F.jacobson del center for science in the public interest ed in italiano viene tradotto con cibo spazzatura.
In realtà junk food, cibo spazzatura, non è un termine scientifico presente neglla terminologia dei ricercatori nutrizionisti o dietologi, ma è un’espressione popolare anglosassone per indicare alimenti troppo ricchi di sale, zuccheri semplici e grassi nocivi, ma poveri di vitamine, Sali, proteine e fibre vegetali.
In pratica cibi industriali costruiti in laboratorio, carichi di calorie e poverissimi di elementi nutritivi preziosi.
Il dilemma dei medici del centro medico dietologico di Brescia è quindi quello di individuare quali siano realmente i junk foods visto la mancanza di descrizione precisa e scientifica sull’argomento.
Alcuni alimenti rientrano sicuramente, per gli endocrinologi dietologi del centro dimagrante di Brescia, nella categoria, e sono per esempio le bevande zuccherate, le caramelle e i dolciumi vari.
L’industria alimentare, poi, ha trasformato un prodotto naturale e sano come la patata in un cibo spazzatura friggendolo riempiendolo di grasso, sale e disidratandolo per riempire sacchetti con scritte invitanti e colori sgargianti.
Il cioccolato povero di cacao e ricco di burro e zucchero, quello degli snack, è junk food mentre è da escludere il cioccolato fondente ad elevata percentuale di cacao.
Da distinguere anche le torte industriali ricche di burro, oli vegetali, creme, panna, zuccheri, sciroppi e cioccolato da quelle preparate in casa con poco sale, farine integrali, poco zucchero e grassi non nocivi; queste ultime non possono essere considerate cibo spazzatura.
Anche la pizza ed il classico hamburger possono essere considerati spazzatura o al contrario cibi accettabili per i differenti ingredienti con cui vengono preparati e per le modalità di cottura.
Usare cereali integrali, pochi zuccheri aggiunti nelle salse e negli impasti, meno sale, condire con olio d’oliva crudo e verdura di provenienza biologica possono permetterci di goderci un pasto un poco fuori dalla norma ma sicuramente non nocivo per la nostra salute e per quella dei nostri cari.