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Palpebre cadenti. Non solo blefaroplastica 

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La pelle del viso è delicata e vulnerabile. Che sia una cosa congenita o un segno del tempo, ritrovarsi con le palpebre cadenti è un trauma. Il viso risulta più affaticato, stanco, spento. Perché è molto frequente avere le palpebre cadenti? Come puoi risolvere la situazione per dare una nuova opportunità al tuo viso? Iniziamo con una certezza: non solo blefaroplastica!  

Le cause delle palpebre cadenti 

  Le palpebre cadenti possono essere dovute a un inestetismo congenito, cioè dalla nascita a causa della debolezza del muscolo della palpebra. Di solito però le palpebre “cadono” con il tempo, sono infatti un segnale di invecchiamento cutaneo. A differenza della pelle del corpo, le palpebre possono iniziare a cedere anche a 30 anni. Sì, perché la zona degli occhi è molto fragile e messa a dura prova dalla vista, dalla mimica facciale e dall’esposizione agli agenti esterni (inquinamento dell’aria, inquinamento luminoso, raggi solari). Quale sia la tua situazione, le palpebre cadenti possono essere un fastidioso inestetismo ma anche un enorme problema nel caso in cui ostacolino una corretta visuale. Ti stai già spaventando perchè stai pensando al chirurgo e pensi sia meglio rimandare? Aspetta…  

Blefaroplastica ablativa 

  Fino a qualche anno fa la soluzione per palpebre cadenti, occhiaie e rughe aveva un solo nome: blefaroplastica ablativa. La blefaroplastica è un intervento chirurgico che permette di modellare il contorno dell’occhio. La pelle viene incisa, vengono asportati gli accumuli di adipe che appesantiscono la zona perioculare e vengono applicati punti di sutura nella zona trattata.  È un intervento vero e proprio con anestesia e sedazione, cicatrici  e tempi di recupero piuttosto lunghi. Se sei tra quelle persone terrorizzate dal bisturi, sappi che la medicina estetica evolve e la ricerca ha permesso di approdare a nuovi trattamenti non invasivi.  

Blefaroplastica non ablativa    

  L’alternativa alla chirurgia plastica esiste e si chiama Blefaroplastica non ablativa traduci in Plexer. La ricerca scientifica è sempre dalla parte dei medici, ma soprattutto dei pazienti. Lo studio costante per trovare soluzioni non traumatiche per risolvere le occhiaie, borse e palpebre cadenti, è approdato al Plexer Occhi. Cosa significa Plexer? È l’unione delle parole plasma (inteso come gas ionizzato) ed exeresi (asportazione e sezione dei tessuti) e c’è di bello (bellissimo) che la Plexer Terapia non richiede nessun taglio.  

Come funziona il Plexer   

  Il Plexer è uno strumento all’avanguardia che ionizza i gas sulla pelle della palpebra cadente attraverso dei microimpulsi che fanno “evaporare” il tessuto superficiale. Il tessuto superficiale (detto corneo) è quella superficie dura che impedisce alla pelle della palpebra di essere elastica. Questi impulsi puntiformi permettono di trattare la zona senza taglia e cuci, ma andando ad agire come un microlifting.  

Il Plexer occhi per le palpebre cadenti 

  Il Plexer permette di trattare tutto il contorno occhi in modo non invasivo con uno stiramento dolce e progressivo. Sulle palpebre cadenti ha l’effetto di rimodellare la palpebra “asciugando” l’eccesso di cute che genera appunto il cedimento, così da restituire ampiezza e luminosità allo sguardo.  

I vantaggi del Plexer occhi 

  Di sicuro poter proporre la blefaroplastica non ablativa è una grande possibilità che il medico estetico ha per evitare l’intervento chirurgico. Possiamo sintetizzare così i vantaggi del trattamento Plexer per palpebre cadenti:  
  • è indolore
  • non lascia cicatrici
  • non prevede punti di sutura o sanguinamenti
  • non richiede anestesia
  • il recupero è veloce
  • l’effetto lifting non stravolge l’armonia del viso ma crea un effetto naturale di sostegno e luminosità
 

Quante sedute di Plexer per risolvere le palpebre cadenti? 

  Il medico estetico sa qual è la tecnica migliore per ogni situazione specifica e quindi anche la durata del trattamento. Il Dottor Filippini, nel nostro Poliambulatorio, suggerisce una media di tre o quattro sedute da valutare in base al risultato e, ovviamente, al punto di partenza. Avere un rapporto di fiducia con il medico permette di progettare un percorso mirato e attento ai tuoi reali bisogni. Per quanto non invasivo, il trattamento Plexer Occhi deve essere condotto da un medico estetico che conosce la strumentazione e sa gestire il protocollo. I tuoi occhi sono delicati, affidati solo allo specialista.  

Quali sono i tempi di recupero? 

  Il post trattamento dura al massimo una settimana. Si creano solo delle piccole crosticine che si tolgono da sole e la pelle diventa rosa (a causa dell’edema) nella zona delle palpebre. Questo effetto è dovuto alla rigenerazione dei tessuti ma nel giro di un paio di giorni non vedrai più nulla. Tranne i tuoi occhi valorizzati da una nuova luce. Non si devono assumere antibiotici o fare medicazioni.  

Ci sono effetti collaterali o controindicazioni? 

  No. Può verificarsi un gonfiore nella zona trattata o lacrimazione durante il trattamento, ma sono effetti di brevissimo periodo che non vanno ad inficiare il risultato. Il trattamento non è indicato per chi ha patologie oftalmiche. L’unica cosa sensata da fare è verificare con lo specialista il tuo percorso di salute per conoscere le opzioni migliori per i tuoi occhi.  

La blefaroplastica per palpebre cadenti? Sì, ma non chirurgica 

  Il trattamento Plexer occhi è una grande opportunità per non rimandare l’intervento su palpebre cadenti e contorno occhi. Il protocollo del trattamento Plexer palpebre cadenti ci permette, nel nostro studio di Brescia, di fare interventi di blefaroplastica non ablativa su casi difficili ma anche su persone che vogliono risolvere questo inestetismo, protagonista nell’ affaticare e intristire tutto il viso. Senza tagli o cicatrici e con una ripresa velocissima il tuo sguardo risplende e la vista ringrazia.