Dalla Prefazione del libro "Mai più grassi".
Ognuno di noi, quando ripensa alla propria vita, al proprio lavoro, ricorda alcuni momenti, alcune tappe decisive, che hanno impresso una svolta.
Io di questi momenti ne ho vissuti tanti, ma quelli che ricordo sempre con estrema lucidità sono soprattutto gli incontri che ho avuto con le persone che più mi hanno colpito, che mi hanno cambiato e migliorato.
Se ora sono con voi, invece, a scrivere la prefazione del mio nuovo libro, lo devo oltre che a mia moglie Silvia, indispensabile compagna nella vita e nel lavoro, anche a tre colleghi e amici che mi hanno arricchito di nuovi strumenti scientifici, che mi hanno confortato, incoraggiato nel portare avanti le mie idee e mi hanno accompagnato fino a qui; che mi hanno permesso, infine, di potervi illustrare quello che considero un importante passo in avanti nella lotta contro l’obesità.
Guido è un giovane e illuminato imprenditore, un agonista che, come me, ama le sfide ma odia i colpi proibiti. Ci siamo conosciuti perché così ha voluto Ermes, che ama con le persone
unire i singoli anelli per creare catene preziose, e tutto ha funzionato da subito.
Guido riesce, con i suoi prodotti, a permettere ai medici come me di far dimagrire utilizzando un metodo particolare, la dieta dimagrante VLCD (Very Low Calorie Diet). È una terapia dimagrante di cui è molto ricca la letteratura scientifica ma che, come tante cure mediche, necessita di supporti particolari, in questo caso di integratori proteici nutrizionali. Ma non basta ancora.
Troppi insuccessi, ben documentati dai dietologi di tutto il mondo. Abbandono della dieta, recupero rapido del peso per molti nell’arco di due-tre anni. Inoltre sono state tante le evidenze degli ultimi anni, che hanno dimostrato quante siano le variabili presenti nelle persone sovrappeso o obese, che ne condizionano la gravità e la resistenza alla terapia dimagrante; fattori endocrini, ma anche i principali neurotrasmettitori del cervello e le stesse adipochine (sostanze sintetizzate dalle cellule grasse che svolgono azione sistemica) che vengono liberate in eccesso o in difetto negli obesi; ma anche i recettori di queste sostanze, che possono essere alterati, non funzionanti.
Ne parlai con Guido che, concorde, anche lui sostenne che la dietologia era arrivata in una fase di stallo clinico-terapeutico, che alle nuove scoperte sulla vera identità neuroendocrina (oltre che genetica e comportamentale) dell’obesità non aveva fatto seguito un “cambio di passo” adeguato nelle terapie. Possibile che, in trent’anni, nulla sia cambiato nella terapia dell’obesità?
Possibile che, mentre per esempio in oncologia, in oculistica o nella chirurgia ci sono stati cambiamenti a 360 gradi nelle procedure diagnostico terapeutiche, nel nostro campo, quello della terapia delle obesità, tutto sia immutabile e immutato?
Tutto questo, inoltre, fosse almeno giustificato dalla percentuale di successo... E invece nemmeno quella!
A questo punto, insieme, abbiamo cercato chi ci potesse aiutare a trovare delle risposte e, soprattutto, a prendere finalmente in considerazione tutte le nuove evidenze scientifiche riguardo gli normi disequilibri funzionali dell’obesità aiutandoci a risolverli.
Qui potete scaricare il pdf con i primi capitoli del libro gratuitamente, condividendolo su Twitter, Facebook o Google+.
Impossibile rivolgerci alle industrie farmaceutiche, per due ragioni: la prima per i pregressi fallimenti. Infatti la storia recente insegna che ogni tentativo di commercializzare un nuovo farmaco che aiutasse il dietologo è fallito molto velocemente. La seconda ragione, che forse giustifica anche la prima, è l’enorme e giusta ingessatura legislativa di cui soffrono le aziende farmaceutiche quando devono registrare un nuovo farmaco. Una necessaria sperimentazione deve seguire la ricerca, ma si deve poi fare i conti con tutta la burocrazia, lunga, talvolta inutile, e forse anche con ostacoli ideologici.
Alcune risposte alle nostre domande le abbiamo avute quando ci siamo confrontati con due meravigliosi scienziati: Alberto e Francesco. Da molti anni al vertice della ricerca nel campo dell’utilizzo degli estratti erbali e integratori alimentari, ci hanno aiutato a creare un team di lavoro. Abbiamo analizzato insieme tutte le ultime evidenze sulle difficoltà endocrino metaboliche del paziente obeso, prima, durante e dopo la dieta.
Abbiamo quindi trovato le possibili soluzioni con i biofarmaci, la loro “originale creatura”, che racchiude la migliore tecnologia disponibile per rendere efficace e duraturo l’effetto degli estratti naturali.
Abbiamo lavorato molto a questo progetto per più di un anno e, alla fine, abbiamo “partorito” S.A.I. (Sistema Alimentare Integrato) quello che, forse un po’ ambiziosamente, e personalmente, considero la pietra miliare della terapia dell’obesità del ventesimo secolo.
Non più considerare sporadico, opzionale, l’utilizzo del supporto biotecnologico alla dieta, ma inserirlo all’interno del programma come parte essenziale al suo svolgimento.
Motivo di soddisfazione personale è stato anche il fatto che il nostro gruppo abbia finalmente dato spazio, ascoltato le necessità del paziente. La domanda che ci siamo fatti è stata: ma chi l’ha scritto, chi l’ha detto che sia obbligatorio soffrire lafame, lottare contro se stessi, mangiare alimenti che nonpiacciono, per stare in forma?
Perché per dimagrire tutti devono sentirsi psicologicamente come se dovessero affrontare il patibolo? Perché la tanto decantata empatia, l’arte, ma anche l’intelligenza, di mettersi un poco anche nei panni di chi ti sta di fronte, il paziente obeso o sovrappeso, vale poco nel campo della dietologia?
Chi si rivolge a noi cerca un professionista in grado di offrire soluzioni al suo problema, ma il suo problema non è quasi mai solo di tipo alimentare, nutrizionale. Per quello basta che si iscriva ad un qualsiasi sito in rete e di ricette dietetiche ne trova mille! Il paziente ingrassa, o re-ingrassa, anche perché non riesce a gestire la fame, non riesce a gestire il suo metabolismo spesso impazzito, non riesce a capire la sua fragilità.
Ecco, il Metodo SAI, è la nostra dimostrazione di empatia verso il paziente: “ Abbiamo capito, sappiamo quello che ti sta accadendo, stiamo lavorando per risolvere il tuo problema”.
Prof. Dr. Enrico Filippini
Qui potete scaricare il pdf con i primi capitoli del libro gratuitamente, vi basterà condividere il link su Twitter, Facebook o Google+Dove puoi trovare il libro completo:In formato ebook:
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