Le persone affette da problemi di eccesso di grasso sanno molto bene i numerosi problemi che devono superare. Sicuramente il problema maggiore è l’insuccesso! La bilancia che non scende nonostante gli sforzi, le cosce che non si sgonfiano, la pancia che rimane ampiamente spropositata, e la voglia, il desiderio morboso di mangiare una pizza o un piatto di pasta o una fetta di torta. L’insuccesso di una persona che sospende la dieta non è mai fonte di discussione, non viene mai spiegato in tv; soltanto fotografie di persone che ce l’hanno fatta. Tizio che ha perso quaranta chili o caio che ha ridotto la circonferenza di tre taglie e i sorrisi si sprecano. La realtà è altra cosa. La realtà è fatta di persone che tutti i giorni decidono di perdere chili di troppo. Alcuni devono perdere chili perché hanno la cellulite e altri devono perdere chili sull’addome. Molti devono calare perché hanno valori del sangue alterati; glicemia sopra i 100 a digiuno, il colesterolo e i trigliceridi oltre la soglia, gli acidi urici che possono causare il dolore al piede. Negli uomini, è molte volte il cardiologo che propone al paziente di dimagrire dopo aver riscontrato un aumento di pressione arteriosa dopo le abbondanti cene autunnali o dopo le feste di Natale. Per non parlare del sempre maggiore gruppo di uomini e donne che superano i venti o trenta chili di eccesso di peso. Per ultimo ricordo tutte le persone che devono dimagrire perché affette da disordini alimentari più o meno gravi. La voglia irrefrenabile di mangiare dopo una discussione con il marito o la mamma; i risvegli notturni ripetuti, gli aperitivi necessari dopo una dura giornata di lavoro. Tutte queste persone sono destinate a dimagrire un po’ e a ingrassare nuovamente! Gli studi clinici lo dimostrano molto bene. Le perdite di peso sono destinate presto all'insuccesso. Dopo un anno già viene ripreso quasi tutto quello che si è perso e la percentuale di coloro che dopo cinque anni hanno mantenuto qualche chilo perso è sotto il dieci per cento. Il fallimento è devastante per il morale e l’autostima. L’insuccesso di una dieta è sempre vissuto come un insuccesso personale. E il fallimento nella dieta diventa un fallimento nei rapporti umani, nel lavoro e tutto diventa negativo. Ora la domanda cruciale: come mai succede questo? Perché il fallimento? La risposta è semplice: perché c’è una perfetta anarchia nella gestione delle persone con problemi di grasso in eccesso e di peso, e soprattutto manca totalmente una figura autorevole e socialmente condivisa che gestisca le problematiche. Ecco quindi spiegato il fallimento! Il fallimento in una dieta è dovuto al fatto che per anni il peso eccessivo è stato visto solo come problema estetico e questo è stato l’inizio del disastro. Mentre imperavano gli integratori slim e le diete del minestrone le persone ingrassavano il doppio di prima perché mancava la corretta gestione del “dopo”. Anche le figure professionali che si interessano di problemi legati al peso sono troppe e soprattutto troppo autonome. Come si fa a pensare che gli strumenti utilizzati per perdere tre chili siano gli stessi di chi ne deve perdere trenta e soffre di depressione? Come si fa a pensare che semplicemente dando qualche consiglio alimentare si possa realmente far perdere e mantenere chili persi nel tempo a un paziente che soffre di disturbi alimentari? Chi deve riconoscere i fattori di rischio? E se anche parliamo solo di estetica, solo di ritenzione di liquidi, deve esserci per forza un professionista che sappia dare i consigli più opportuni oltre la dieta.
È dimostrato che la dieta è uno dei tanti procedimenti da associare per curare la cellulite. È ovvio e scontato a questo punto affermare che l’unica figura in grado di fare una attenta e consapevole analisi del reale problema che si ha di fronte sia quella del medico. Il medico soltanto ha la capacita di capire quale sia il reale problema del paziente e lo può poi indirizzare verso la terapia migliore. Il medico che affronta le tematiche legate al peso e al grasso in eccesso è un medico che deve avere l’esperienza e la sensibilità idonea; il medico specialista in dietologia clinica o l’endocrinologo del poliambulatorio medico chirurgico dott. Enrico Filippini di Brescia deve avere ben presente tutti i possibili problemi legati al peso; il grasso può essere localizzato o diffuso, creare alterazioni del fegato o problemi ematici. Il grasso può derivare da cattive abitudini o da eccessi compulsivi. A tutto c è rimedio, e il rimedio deve essere realmente efficace soprattutto ad evitare la ripresa del peso perso. Per i pazienti fortemente sovrappeso il medico esperto dietologo di Brescia ha a disposizione due nuovi farmaci dimagranti: bupropione con Naltrexone e Liraglutide. Sono due farmaci che proprio nel mantenimento del peso perso hanno dei grandi benefici. Otto pazienti su dieci che perdono peso con Liraglutide lo mantengono per almeno un anno. Noi medici specialisti siamo in grado se necessario di utilizzare galenici specifici per i singoli problemi. In commercio è difficile trovare prodotti che realmente soddisfino le singole necessità. La ritenzione idrica, la cellulite, l’intestino irregolare, l’insonnia e un blando calo di umore possono essere agevolmente trattati, soprattutto nel mantenimento, dal medico con un preparato personalizzato galenico che possa allontanare definitivamente il problema. Per concludere si può dire che il problema del mantenimento del peso è in realtà un problema di cattiva gestione del paziente. Finché il problema del peso e del grasso in eccesso viene lasciato libero di essere gestito da pubblicità ingannevoli e apparecchiature miracolose il problema dello yo-yo è destinato ad aumentare e a rendere sempre più grassi e infelici. L’unica figura professionale in grado di distinguere e consigliare al meglio un paziente affetto da cellulite piuttosto che un obeso o un diabetico sovrappeso è solo un medico possibilmente specializzato endocrinologo e dietologo clinico e con una grande esperienza maturata negli anni nella lotta contro l’obesità e i problemi del sovrappeso.