+39 030 2807547

Donne, alle prime avvisaglie di calvizie rivolgetevi all’endocrinologo!

Pubblicato il
La menopausa è generalmente considerata il periodo della vita durante il quale vengono a cessare le mestruazioni e la capacità di procreare. In realtà è molto di più, perché il cambiamento funzionale delle ghiandole femminili determina una serie di disturbi temibili sia per l’impatto psicologico, sia per l’impatto estetico, sia per il drastico calo del benessere soggettivo. Uno dei più odiosi effetti estetici del periodo della menopausa è il diradamento dei capelli, che talvolta peggiora progressivamente fino ad arrivare all’alopecia conclamata. I capelli, a livello del loro bulbo, traggono infatti grande beneficio dalla presenza degli estrogeni, ormoni di derivazione ovarica la cui diminuzione ne rallenta i processi di crescita e ne compromette il volume. Infatti, le pazienti del nostro Poliambulatorio per prima cosa si lamentano di capelli sottili, fragili, lenti nella crescita, capelli che lasciano scoperte ampie zone del cuoio capelluto. Nel periodo della menopausa, oltre il 50% delle donne presenta problemi più o meno gravi di perdita dei capelli. La perdita può avvenire in anni ma può anche essere estremamente veloce! Le zone nelle quali più facilmente avviene la perdita di capelli sono, in perimenopausa, la sommità del capo senza che venga colpita la fronte (cosiddetta alopecia di Ludwig); mentre in menopausa la perdita di capelli colpisce soprattutto le zone laterali della testa (alopecia di Hamilton). Molto spesso incontro in visita pazienti affette da menopausa e alopecia. Ultimamente, una in particolare mi ha colpito: splendida quarantenne, magra e perfettamente sana con esami perfetti, ha progressivamente subito la perdita accelerata di capelli con evidente scarsa e lenta ricrescita. I suoi capelli sottili e depigmentati non riescono più a coprire il cuoio capelluto e lasciano scoperte ampie superfici di pelle bianca. Il tutto in meno di un anno. Molto facile che entro pochi mesi o anni le mestruazioni inizino a diventare irregolari, ma questo poco importa perché dobbiamo rimediare con prontezza alla mancanza di capelli. Certamente, se fosse venuta in visita dall’endocrinologo qualche mese prima, alla comparsa dei primi segnali, sarebbe stato molto più facile aiutarla, poiché la sofferenza dei bulbi piliferi sarebbe stata meno grave. Ho dunque prescritto alla mia paziente alcuni specifici esami ormonali, ma anche un test di intolleranza alimentare (il cosiddetto cytotest) e di funzionalità intestinale (è infatti sempre molto importante sapere come lavorano i batteri intestinali). La cura definitiva e risolutiva che ha elaborato il team di professionisti del nostro Poliambulatorio di Brescia è, come sempre nel campo della endocrinologia estetica, la somma di diverse terapie. Prima di tutto bisogna regolare la funzione del sistema ormonale ghiandolare: la carenza iniziale di ormoni dell’ovaio, ma anche della tiroide o del surrene, deve essere bilanciata in modo da ripristinare la funzione dei bulbi. In secondo luogo, l’alimentazione deve modificarsi in funzione del test sulle intolleranze. Infine, nuovamente sottolineo l’importanza di prendere per tempo tali patologie per una loro più rapida ed efficace risoluzione. Perciò mi raccomando, venite a trovarci al Poliambulatorio appena i vostri capelli vi lanciano i primi segnali! Dott. Enrico Filippini